domenica 28 febbraio 2010

SamSuperTramp


Il mio nickname nonchè titolo di questo blog, tradotto significa sam super vagabondo e si ispira al film di Sean Penn, Into the Wild. Un film bellissimo tratto da una storia vera in cui per molti aspetti mi sono ci ritrovato.
Il film racconta la storia vera di Christopher McCandless, un giovane benestante che, subito dopo la laurea in scienze sociali all'Università Emory nel 1990, dona i suoi risparmi all'Oxfam e abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una società consumista e capitalista in cui non riesce più a vivere. La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la famiglia e in parte alle letture di autori anticonformisti come Thoreau e London, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati Uniti e nel Messico del nord, con lo pseudonimo Alexander Supertramp.
Durante il suo lungo viaggio verso l'Alaska incontrerà sulla sua strada diversi personaggi: una coppia hippie (di nome Jan e Bob Burres), Wayne Westerberg, un giovane trebbiatore del South Dakota, una giovane cantautrice hippie ed un anziano veterano chiuso nei suoi ricordi, a cui cambierà la vita con il suo messaggio di libertà e amore fraterno e dai quali riceverà la formazione necessaria per affrontare le immense terre dell'Alaska. Qui trova la natura selvaggia ed incontaminata che, con il passare del tempo, gli fa comprendere che la felicità non è nelle cose materiali che circondano l'uomo o nelle esperienze intese come eventi indipendenti e fini a sé stessi, ma nella piena condivisione e nell'incontro incondizionato con l'altro.
A conferma di questo Christopher, poco tempo prima di morire, scriverà su uno dei libri che era solito leggere "Happiness only real when shared": la felicità è autentica solo se condivisa. Morirà il 18 agosto 1992 di stenti proprio in Alaska: le cause della morte sono tutt'ora incerte, ma è probabile che essa sia dovuta ad un'intossicazione alimentare dovuta ad alcuni semi velenosi che lui avrebbe ingerito, come mostrato nel film. Prima di morire troverà nel suo cuore il perdono per i suoi genitori e riconoscerà la sua vera identità, dopo aver toccato con mano la libertà più estrema.
Spero che con il mio viaggio negli USA oltre che a realizzare un grande sogno di capire veramente chi sono, di trovare la felicità e la libertà, di soddisfare la mia sete di viaggi. Io come Alex mi sento sempre più vagabondo nel cuore.

Tickets!


Finalmente sono riuscito a comprare i biglietti aerei per gli Stati Uniti. Anche se c'è stato qualche cambio di programma. Partirò il 7 maggio dall'aereoporto di Torino, facendo un solo scalo a Francoforte per poi arrivare a San Francisco. Ritornerò in Italia il 22 giugno partendo sempre da San Francisco al posto che da Albuquerque, NM.
Ho acquistato i biglietti sul sito della Continental AirLines perchè mi è sembrata la compagnia più economica. Ho pagato i miei biglietti di andata e ritorno 700 euro. Probabilmente l'avrei potuti pagare meno se l'avessi comprati prima ma sono comunque soddisfatto. La durata del viaggio è di 14 ore. Partirò da caselle alle 11, ma per via del fuso orario di Los Angeles di - 9 ore, arriverò a San Francisco alle 16. Come se avessi viaggiato solo 5 ore ;)
Ora che ho aquistato i biglietti aerei dovrò cominciare a pianificare bene gli spostamenti in America. I posti che voglio visitare assolutamente sono California, Oregon, New messico e Minnesota dove ho degli altri parenti ancora. Le distanze da coprire sono enormi. Spero di poter usufruire della macchina di Liam, anche se da una delle sue ultime email mi ha detto che a subito un un tamponamento, quindi per il momento la macchina è fuori uso, e non sa se potremmo usarla per il nostro viaggio. L'alternativa sarebbe viggiare in Bus, che sembra essere molto conveniente o in aereo.

domenica 21 febbraio 2010

Presentazione

Mi chiamo Samuel, sono un ragazzo di 21 anni. Abito nella provincia di Torino. Ho frequentato il liceo linguistico perchè fin da piccolo sono stato affascinato dai viaggi e dalla cultura anglosassone e ho sempre sognato di visitare gli States e l'Australia. Circa un anno fa grazie a facebook ho scoperto di avere dei lontani parenti in America in New messico, California ed Oregon. Inizialmente ho preso la cosa un po' per gioco, poi dopo una fitta corrispondenza hanno deciso di venire a trovare la mia famiglia ad ottobre. Questa riconciliazione è stato un sucesso, a casa mia ho ospitato mio cugino Liam di 19 anni. Mentre il resto della famiglia alloggiava in un albergo. Io e mio cugino siamo diventati subito amici, e ci siamo divertiti parecchio insieme. Lui vuole diventare un musicista di sucesso e in California fa parte di questa band emergente. E'rimasto affascinato dall'Europa, e mi ha detto che l'america non è bella così. Sarà, ma in fondo si sa che l'erba del vicino è sempre più verde. Lui prima di venire a casa mia, aveva trascorso un mese a Barcellona. Una città di cui si è innamorato, così dopo tre settimane qua in Italia mi ha convinto a tornarci insieme a lui. E' stata veramente una bella esperienza, siamo stati un ostello dove c'era gente da tutto il mondo, io ero l'unico Italiano. E' stata la mia prima vera esperienza cosmopolita. Da Barcellona qualcosa dentro di me è cambiato per sempre, e quei viaggi che una volta erano più un ideale ora stanno diventando realtà. Infatti in questi giorni sto organizzando il mio viaggio negli States, la partenza è prevista per il 10 maggio ed il ritorno il 20 giugno. Partirò da Milano per arrivare a San Francisco dove mi aspetterà Liam con lui girerò un po' la california poi mi sposterò in New Messico dove mi ospiterà mi zia Susan, un'arzilla vedova che vive in una villa con piscina. Con lei trascorrerò un po' di tempo ad Albuquerque dove poi prenderò il volo di ritorno.